Potremmo filosoficamente discutere di questo concetto.
Vivere implica lo scorrere del tempo e la successione di momenti vissuti sì intensamente (a tal punto che sembrano bloccare le lancette dell’orologio) ma che comunque se ne vanno.
Rimane il Tempo Interiore; quello si può davvero fermare con un gesto, un’azione che rendano immortale persino un istante. Come un “monumento” che sopravvive a noi.
Riflessione impegnativa, credo, che vi “regalo” per la serata.
Grazie ragazze/i della vostra costante attenzione.
Vi abbraccio tutte/i 🙂
Primula
Cara Primula, arrestare il tempo attraverso uno scritto , una foto, una piacevole lettura è solo una mera illusione. Quelle emozioni sono andate via per sempre insieme al tempo
Ti lascio un grande abbraccio
Mistral
Questa volta mi permetto di non essere in totale sintonia con te.
È vero che le emozioni se ne vanno con lo scorrere inesorabile del tempo, ma le parole, le immagini rimangono. Leggiamo per andare a recuperarle; scriviamo, fotografiamo, dipingiamo per immortalarle. Almeno, questa è la mia esperienza che ha fatto maturare in me un preciso punto di vista, personale e assolutamente opinabile.
Grazie per avermi dato l’opportunità di precisarlo, cara Mistral.
Bacioni.
Primula
La lettura, la scrittura e la fotografia in modo diverso ma così tanto affine, sono in grado di creare emozioni che, come tali, svaniscono nel momento stesso in cui ne percepiamo di nuove, ma sono in grado di incidere in noi qualcosa che rimane, ci cambia, ci fa crescere e migliorare! Amo leggere e scrivere su ciò che provo mentre lo faccio e amo prendermi cura di me stessa: quale medicina migliore se non un buon libro?
Eva
Come non essere d’accordo con te? Amo l’arte in tutte le sue espressioni e sono profondamente convinta che in un quadro, in un libro, per citare solo due esempi, ci sia la permanenza di una vita, di sentimenti, emozioni che, è vero, se ne vanno perché sostituite da nuove, ma nel frattempo sono state catturate e “immortalate”. Non mi spiegherei altrimenti perché leggiamo ancora i classici o ammiriamo quadri del passato. Credo che siamo in perfetta sintonia.
Grazie Eva. A presto e buona serata!
Primula
Si ! Ma alla base di questi tre verbi ce n’è uno: VIVERE! Il verbo che serve per avere un morivo per fermare il tempo! 😉 buona serata!
Potremmo filosoficamente discutere di questo concetto.
Vivere implica lo scorrere del tempo e la successione di momenti vissuti sì intensamente (a tal punto che sembrano bloccare le lancette dell’orologio) ma che comunque se ne vanno.
Rimane il Tempo Interiore; quello si può davvero fermare con un gesto, un’azione che rendano immortale persino un istante. Come un “monumento” che sopravvive a noi.
Riflessione impegnativa, credo, che vi “regalo” per la serata.
Grazie ragazze/i della vostra costante attenzione.
Vi abbraccio tutte/i 🙂
Primula
Esatto! È proprio il vivere interiore che fa si che volgliamo che il tempo di fermi! È bello scambiarsi opinioni e pareri! 😉
Ben detto!! La condivisione di idee, che non significa essere sempre d’accordo, e il confronto sono sinonimo di crescita.
A presto carissimi! 🙂
Giustissimo! E comunque vada si impara sempre qualcosa di nuovo! 😉
Assolutamente!! E questo a qualunque età!
Cara Primula, arrestare il tempo attraverso uno scritto , una foto, una piacevole lettura è solo una mera illusione. Quelle emozioni sono andate via per sempre insieme al tempo
Ti lascio un grande abbraccio
Mistral
Questa volta mi permetto di non essere in totale sintonia con te.
È vero che le emozioni se ne vanno con lo scorrere inesorabile del tempo, ma le parole, le immagini rimangono. Leggiamo per andare a recuperarle; scriviamo, fotografiamo, dipingiamo per immortalarle. Almeno, questa è la mia esperienza che ha fatto maturare in me un preciso punto di vista, personale e assolutamente opinabile.
Grazie per avermi dato l’opportunità di precisarlo, cara Mistral.
Bacioni.
Primula
La lettura, la scrittura e la fotografia in modo diverso ma così tanto affine, sono in grado di creare emozioni che, come tali, svaniscono nel momento stesso in cui ne percepiamo di nuove, ma sono in grado di incidere in noi qualcosa che rimane, ci cambia, ci fa crescere e migliorare! Amo leggere e scrivere su ciò che provo mentre lo faccio e amo prendermi cura di me stessa: quale medicina migliore se non un buon libro?
Eva
Come non essere d’accordo con te? Amo l’arte in tutte le sue espressioni e sono profondamente convinta che in un quadro, in un libro, per citare solo due esempi, ci sia la permanenza di una vita, di sentimenti, emozioni che, è vero, se ne vanno perché sostituite da nuove, ma nel frattempo sono state catturate e “immortalate”. Non mi spiegherei altrimenti perché leggiamo ancora i classici o ammiriamo quadri del passato. Credo che siamo in perfetta sintonia.
Grazie Eva. A presto e buona serata!
Primula
Grazie a te, Primula! Passa a fare un salto nel mio blog se ti va!
A presto
Lo farò senz’altro! E al più presto.
Buona serata carissima Eva.
Primula