Pedalare senza fretta in una splendida giornata d’agosto, tra i campi della pianura cremonese, percorrere viottoli e sentieri antichi ma non vecchi, godere del calore gradevole di un sole amico.
Ascoltare la voce del vento sussurrare tra le pannocchie mature, osservare il dolce movimento ondulatorio di alti steli d’erba, esili solo all’apparenza, boys che si aprono a ventaglio al passaggio della ruota soubrette.
Mi fermo, stride il freno, intorno l’atmosfera è muta. Un colpo di pedale e il mormorio riprende. Sassolini di bitume scricchiolano sotto i copertoni, parlottano alla gomma e decidono di accompagnare la pedalata. Il sole esce dai rami e gioca con le foglie. Un albero dopo l’altro, si sposta assieme a me e segue allegramente il percorso.
Le strade sono deserte e mi piace. Perdersi è spesso salutare, allontanarsi benefico, isolarsi provvidenziale. L’uomo tuttavia c’è, sempre, proiezione ambivalente.
In rovi anarchici che soffocano un fosso
nel trattore fermo circondato da mucchietti di foraggio
in rami prepotenti che invadono un corso d’acqua
nel ricordo dei martiri di Bagnara sul luogo preciso in cui otto vigili del fuoco partigiani furono fucilati da un plotone tedesco il 27 aprile 1945
nell’asfalto che usurpa spazi ed è beffato da un bouquet burlone e spavaldo.
Ne ammiro lo scherno e l’ardire, lo rendono ancora più bello.
Momenti in cui perdersi non significa smarrirsi, ma orientarsi dentro. Quando, inaspettata:
«Signora mi scusi, un’informazione…»
Non ho quasi sentito il motore dell’auto avvicinarsi. Un viso accaldato si sporge dal finestrino.
«Può indicarmi per cortesia la direzione dell’autostrada per Jesolo?»
Surreale eppur vero. Ci troviamo in aperta campagna, nel cuore della Pianura Padana, al bivio tra Vigolo e Case Sparse, due paesini noti – credo – solo agli abitanti del luogo. Incredulità e stupore, smarrimento e apprensione s’incrociano, separati dalla lamiera grigio spento di una macchinina diventata all’improvviso protagonista di un quadro inverosimile, come uscita dal nulla. Un rapido dialogo cordiale e si riparte.
Vari modi per perdersi…
È quindi proprio ora di rientrare. E pedalo verso il Torrazzo, sempre senza fretta.
Voli pindarici ricchi di una poesia interiore che si espande con lo sguardo e rimbalza integra nella lettura e infine ci strattona con la concretezza ansiosa di chi cerca l’autostrada.
Primula che pedala …
Sherabbraccicari
In effetti ultimamente sono molto bucolica 😉 e, come sempre, hai colto il contrasto. Non hai idea dello stupore che ho provato a quella domanda: eravamo davvero in un angolo sperduto di mondo e non ho ben capito come quella signora fosse riuscita ad arrivare sin lì per andare a Jesolo… Una botta di realtà insomma.
Mi piace molto andare in bicibletta in questa stagione e sono anche orgogliosa della mia compagna di viaggio.
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La foto non le rende molto giustizia.
Un abbraccio <3
Ricambiato con rilancio😙
Preso al volo e trattenuto per l’intera giornata. 🌹😘
Hai fatto bene qualità di prima scelta🤡🤠😚
Eccerto… 😘
“primula che pedala”. Non ti stupire Shera, io vidi una ciliegia in bicicletta una volta. La ciliegia camminava in bici su una stradina che costeggiava un laghetto. Vide una mela tutta intenta a pescare, rallento’ la sua bucolica pedalata, si fermo’ e le chiese: “pesca?”. – “no, mela” fu la risposta 🙂 Ciao.
😄 Il commento di Marghian ha unito fiori e frutti e buona parte della compagnia qui presente! Tra mele, primule e la ciliegina shera ci intendiamo alla perfezione. 😉
Marghi sei unico 😄
Bentornata Primula, belle foto e bei luoghi… simpatico quanto inverosimile ciò che ci hai raccontato.
Grazie Franca! La pianura Padana in questa stagione offre angoli molto belli.
L’episodio? Se me lo raccontassero quasi non ci crederei, ma è successo davvero! È la prima volta che mi capita un’avventura del genere. Kafkiana…
Con la tua prosa elegante rendi raffinata anche una semplice gita in bicicletta.
Surreale l’incontro con l’automobilista smarrita! Un bacio grande :-*
Sempre gratificanti le tue parole Mela! ❤️
L’incontro? Avrei voluto filmarlo, ho ancora impressa l’immagine di quella donna dall’aria spaventata. Mi ha fatto anche tenerezza…
Un bacione a te 😚
🌸🌹🌼🌻🌺☀☀
🌿🌳🌾 aggiungo un po’ di verde al bouquet… 😉
Che bel racconto della pedalata, mi ci sono ritrovato.
Mi fa piacere, bello sapere di essere in compagnia biciclettando anche nel virtuale! Grazie! 😊
Beh, ricordi di mio nonno con cui andavo in bicicletta, in campagna. Grazie.
Siano benedetti i nostri nonni… <3
Ciao Primula, anche io ho pedalato in bicicletta nella pianura padana (sebbene sia sardo… 🙂 ). Ho lavorato come lavapiatti e aiuto cuoco in un hotel a Garlate, ci ho vissuto sei mesi. Nelle pause, e nei giorni di riposo, di lunedi’, prendevo la bicicletta del principale e giravo, fra Galate e Lecco.
-Mi stupivo per il fatto che tutti i paesi li’ finiscano per “ate” (Garlate, Olginate -li’ ci andavo spesso, in bici..-, Ulgiate, Merate, Gallarate, Carnate, Usmate…e come sai tantissimi altri…). Ciao, buona giornata 🙂
Bella zona anche quella. Io sono più a sud, proprio sul fiume Po, a Cremona.
Non saprei spiegarti la scelta dei suffissi in -ate, a dire il vero non mi sono mai posta il problema, ma ora che me lo fai notare mi documento.
Buona serata Marghian! 🙂
Basta, devo riprendere la bici anche io! 🙂
E insomma, cosa aspetti! ☺ È un’esperienza… e poi non si mai cosa possa capitare di strano, ma bello e divertente eh!
Aspetto il ritorno della pressione 😀
Sai? Volevo scrivertelo prima, ma mi sono poi concentrata sulle sorprese… La biciclettata è terapeutica anche per quello, a meno che il caldo non sia africano. Parola di ipotesa cronica. 😉
Amo poco la campagna ma leggere questo tuo pezzo è stato molto piacevole. Pedalo anche io quando sono al mare anche se non trovo quasi mai quel silenzio di pace che hai ben descritto. Sono i colori ad aiutarmi nella fuga e ritorno.
Un saluto
Mariro’
Ciao Marirò! A dire il vero, amo tutta la natura, mare, monti e pianura vanno bene. Mi basta trovare un po’ di tranquillità.
Ho qualche piccola perplessità sul lago, forse perché sono sempre capitata in periodi affollati. E non è esattamente quel che cerco.
Da te non è difficile imbattersi in panorami mozzafiato!
Un abbraccio. 🙂
molto poetico questo rientro agreste. In effetti quei due paesini mi sarebbero sconosciuti e nemmeno localizzati se non sapessi che sono nei dintorni del Torrazzo.
Certo che Jesolo è un po’ distante ma forse l’ingresso in una autostrada che porti a Jesolo è nei paraggi. Se non sbaglio ci dovrebbe essere una bretella che spunta a Brescia sulla A4.
Eccoci qui Gian Paolo al rientro in pianura. In estate quando non sono in montagna , dedico parecchio tempo alle passeggiate in bicicletta e quest’anno devo dire che ho macinato chilometri. Sono rientrata quando il gran caldo era ormai passato, per mia fortuna.
I due paesini che ho citato sono difficili da indicare anche per noi della zona cremonese. Quando ho sentito la richiesta per Jesolo, la reazione, dopo lo stupore, è stata di ridere ma mi sono trattenuta. La signora al volante era persa in tutti i sensi. E pensa che aveva il navigatore in auto, non so proprio come sia finita lì. È vero che esiste una bretella come tu dici, ma non passa da quelle parti. Mah…
Il guaio della signora è il navigatore. Spesso non aggiornato e capisce quello che vuole lui.. Ergo ti porta fuori strada 😀
Ecco, allora meglio la biciletta. Vedi che il cerchio si chiude? 😀
ma è dura andare in bicicletta fino a Jesolo 😀
😂😂 a tappe… se proprio proprio devo. 😂 Investirei comunque in un buon navigatore satellitare aggiornato. 😉
non so se spenderei dei soldi per un navigatore. Mi fido ancora della memoria e delle carte stradali 😀
Facciamo entrambi? Se fallisce il primo c’è l’alternativa. 😄
e va bene, A te il navigatore. A me le cartine.
👌
un sorriso
🙂
Magari a Jesolo ci fosse davvero un autostrada per arrivarci, forse non ci sarebbero più le code del fine settimana… Ma poi non sarebbe più lo stesso!!!
Un bel raccontare il tuo ma ancor prima vivere il momento.
Un
Dona
Jesolo senza traffico… un’immagine niente male. 😉
Ma hai ragione, gustiamo i momenti così come si presentano.
Ti ringrazio tantissimo. E a presto! 😊
Grazie a te, anche del tuo passaggio 😊
È bello da te ed è più di un passaggio. 😊
Ma grazie! Sarà un bel trovarsi!😌
Ne sono certa. E grazie a te!
Amo leggere di semplici momenti di vita vissuta, soprattutto se insaporiti di poesia, come in questo caso. Hai creato una composizione molto bella ed emozionante, instillando nel racconto la magia dell’incontro tra uomo e natura. Complimenti! 🙂
Ti ringrazio davvero di cuore! <3
Qui si sogna.
Ma che bella prospettiva, grazie!
E bentornato Vagone. Mancavi sai? A quando un viaggetto sul tuo treno? Spero di salire in carrozza molto presto.
Un abbraccio.
buongiorno Primula, passato buone vacanze???
la bicicletta credo sia lo strumento di locomozione che più ogni altro agevola il dialogo con la natura, complimenti per il reportage 😉
Bentornato Tads! Vacanze ok, grazie. Per fortuna ero in montagna e ho beccato solo la coda della calura, e già mi è bastata.
Ho macinato chilometri in bici durante questi weekend, la pianura è bellissima d’estate. Qualche giorno mi aspetto di vedere spuntare, tra una pannocchia e l’altra, qualche autista che mi chiede informazioni per raggiungere Santa Margherita ligure 😂
qui appena fuori Torino c’è un paesello, Avigliana, famoso perché situato tra due piccoli laghi, bene, tale paesello è gemellato con altri 3/4 paesini sparsi per il mondo. Le autorità locali hanno pensato bene, grande idea, di piazzare ad un incrocio i cartelli che indicano la direzione dei suddetti “gemelli” con le relative migliaia di km da percorrere per raggiungerli. 😀 😀 😀
Giuro che è vero, prossima volta che passo da quelle parti faccio una foto, quindi, non meravigliarti se ti vengono chieste strane indicazioni, il mondo rimpicciolisce 😉
Sei riuscito a rendere poetico un navigatore malfunzionante. 😀
Credo sai ai cartelli di cui parli?
Un paio d’anni fa in Trentino ho scoperto questi
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La segnaletica si trova al Passo delle Erbe, ai piedi del Sass Putia.
Il mondo concentrato…
molto concentrato, forse pure troppo 😉 🙂 😀
È bello pensarlo però, almeno nell’istante in cui si guardano i cartelli 😉
verissimo
Troviamo sempre un punto d’accordo. 😉
Dai che bello! E’ la prima volta che trovo una cremonese come me!!!!
Ma vedi le sorprese della rete! Magari ci siamo anche incontrate da qualche parte in città…
Benvenuta qui, ora faccio una visita da te. 🙂
Certo che quel tipo era un tantino fuori strada!!!!
Sì, infatti, giusto un poco. 😀
Perdersi così direi che è meraviglioso…. non solo in bicicletta, anche a piedi
Oh sì, lo consiglio a chiunque.
La sorpresa finale è stata la classica ciliegina sulla torta. 😀