Mare Mediterraneo, 22 aprile 2021: centotrenta esseri umani inghiottiti dal mare e vomitati da una politica incapace di umanità gestita.
Per me conta solo questo, ben consapevole del cinismo dominante in nome della realpolitik.
Un canto laico, che è comunque preghiera, per le centotrenta anime di oggi, per quelle di ieri e (purtroppo) di domani.
Marenostro ascolta ti prego
questa notte porta pazienza
c’è una barca in mezzo alle onde
è una barca che porta speranzaNon ha vela e non ha motore
non c’è porto e non c’è faro
ma son tanti lì sopra li vedi
quella barca è il loro riparoMarenostro guardali bene
sotto i piedi portano il mondo
e negli occhi chissà quanta cenere
quante lacrime avranno sepoltoSono loro la storia del grano
il fuoco che torna al tramonto
il pane spezzato e diviso
alla fine del giorno
mare ti prego stanotte non li affogare
mare nostro mareMarenostro tu sai chi li guida
è quel dio che non ha frontiere
che cammina sull’acqua e sul fuoco
e che spezza tutte le cateneÈ il dio di tutti i colori
che combatte la fame e la guerra
e per lui nessuno è straniero
come in cielo così come in terraSono loro la storia del grano
il fuoco che torna al tramonto
il pane spezzato e diviso alla fine del giorno
mare ti prego stanotte falli passare
mare nostro mareMarenostro portali a riva
prima che muoia l’ultima stella
prima del cambio di guardia
che non li veda la sentinellae la terra non sia galera
né manette né foglio di via
ma sia strada bagnata dal sole
non sia mai strada cattivaSono loro la storia del grano
il fuoco che torna al tramonto
il pane spezzato e diviso
alla fine del giorno
mare ti prego stanotte falli arrivare
mare nostro mare.
hai perfettamente ragione. Mi unisco al canto laico.
Sera
Un abbraccio
Buongiorno Gian Paolo.
Magari i canti servono a poco, a ricordare che sistono problemi immani comunque sì.
Buonasera Primula. Le preghiere non fanno ritornare in vita quelle persone. Però sono un monito che non sappiamo raccogliere
Cerchiamo di non perdere almeno il sentimento del ricordo.
A questo proposito, buona festa della Resistenza, buon 25 aprile!
il ricordo ci fa capire dove siamo e da dove siamo venuti.
Sereno 25 aprile
Per questa ragione abbiamo un compito importante da assolvere.
verissimo
😊
Fantastico canto, al di fuori di ogni retorica. <3
Un brano davvero intenso.
Sempre dopo ci accorgiamo delle tragedie che sappiamo avvengono ogni anno più e più volte.
Purtroppo sì e vale anche per molti altri ambiti. Noi cittadini “comuni” come possiamo tuttavia intervenire se non facendo sentire la nostra disapprovazione a parole o con manifestazioni? Sono dell’avviso che nessuno, cui è delegato il compito, voglia davvero risolvere il problema o quantomeno affrontarlo.
Sono d’accordo ma quelli lì “cui è delegato il compito” sono l’esatta espressione della nostra società e ci vorrà tempo per cambiarla.
Esatto. Il mio innato ottimismo si sta esaurendo.